Schermatura del vigneto: approfondisci questa fase di lavorazione

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schermatura del vigneto

La vite richiede cure e attenzioni costanti per dar vita a un’uva sana ed equilibrata, che esprima il meglio di sé nel gusto e nel profumo, prima in cantina e poi in un ottimo calice di vino. Anno dopo anno nel calendario viticolo si ripetono le stesse fasi di lavorazione, tra antiche tradizioni e metodi moderni. Il periodo più intenso del ciclo di lavorazione della vigna va da marzo a ottobre, mentre i mesi da novembre a febbraio sono più lenti per favorire il riposo delle piante in vista della produzione successiva.

La schermatura del vigneto si effettua generalmente nei mesi di maggio e giugno. Le tempistiche possono variare in base alla latitudine e alla tipologia di vitigno: in questo articolo approfondiremo la schermatura del vigneto e le sue fasi più importanti tenendo conto delle lavorazioni solitamente effettuate nella nostra penisola.

In cosa consiste la schermatura del vigneto

La schermatura del vigneto include una serie di lavorazioni che coinvolgono sia il terreno, per evitare la prolificazione di piante erbacee, sia la vigna, che viene protetta da malattie e parassiti e potata. Le operazioni più importanti della schermatura − spollonatura, scacchiatura, sfemminellatura e sfogliatura − rientrano nella cosiddetta “potatura verde”.

In base alle dimensioni del vigneto e alle forme di allevamento delle viti, le operazioni di potatura possono essere fatte in modo meccanico o manuale; in entrambi i casi, gli interfilari vanno poi puliti: la macchina ideale per sminuzzare i tralci tagliati è il trinciasarmenti professionale, ideale per i lavori nel vigneto e per eliminare la vegetazione nelle situazioni più difficili.

Vediamo nel dettaglio alcune delle fasi più importanti della schermatura del vigneto.

La spollonatura

Include l’asportazione dei polloni, i germogli che fuoriescono dal colletto, e dei succhioni, i germogli che si sviluppano lungo il fusto. I polloni possono essere tolti chimicamente, meccanicamente, oppure attraverso delle specifiche attrezzature. Se non sono molto numerosi, la spollonatura può anche essere effettuata manualmente. Per quanto riguarda i succhioni, è importante asportare tutti quelli che si sviluppano lungo il fusto prestando però attenzione a lasciarne 1 o 2 posti 15-20 cm sotto il primo filo.

La scacchiatura

Prevede l’asportazione dei doppi germogli, chiamati anche gemme di controcchio, e dei germogli sterili che non portano frutto; questi ultimi andrebbero eliminati solo se creano un affastellamento nella vegetazione dal momento che sintetizzano i carboidrati che poi vengono traslocati verso i germogli provvisti di grappoli. L’eliminazione dei germogli è più facile quando sono teneri, successivamente, per non provocare ferite ai germogli che rimangono o al tralcio stesso, è bene utilizzare apposite forbici e lasciare un piccolo moncone.
L’obiettivo finale della scacchiatura è quello di ricondurre il numero di gemme entro i limiti prefissati per quella determinata tipologia di vigneto.

La sfemminellatura

Riguarda l’eventuale asportazione di femminelle − tralci e grappoli che si sono sviluppati in questa annata ma originati da una gemma dormiente presente nel vigneto già l’anno scorso − mal posizionate che creano affastellamento di vegetazione. Se le femminelle sono poco vigorose la sfemminellatura si effettua a mano; se sono vigorose ci si aiuta con le forbici lasciando un piccolo moncone e prestando attenzione a non danneggiare la gemma ibernante.

La sfogliatura

È propedeutica alla sanità e alla qualità del grappolo: liberato dalle foglie in eccesso il grappolo è più arieggiato, gli antiparassitari lo raggiungono facilmente e gode di una migliore esposizione al sole.

Conclusione

Un vigneto richiede attente lavorazioni tutto l’anno per produrre uva di eccellente qualità. Tra le varie operazioni, la schermatura riveste un’importanza di primo piano in quanto include una serie di lavori di potatura volti a snellire la vite da polloni, succhioni, germogli doppi e femminelle che portano via linfa ai rami che ospitano i grappoli migliori per la produzione, e foglie che impediscono una corretta esposizione al sole del grappolo d’uva.

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