8 cose da sapere sulla vendemmia

La vendemmia è il processo di raccolta delle uve destinato alla produzione del vino, che segna l’inizio di una fase cruciale nel ciclo produttivo.

Questo articolo esplora i vari aspetti della vendemmia, dai metodi di raccolta alle tecniche speciali come la vendemmia tardiva, con un focus sulla regione del Piemonte e le sue tradizioni vinicole.

Cos’è la vendemmia?

La vendemmia è il processo di raccolta delle uve destinate alla produzione del vino, ed è uno dei momenti più importanti nel ciclo di vita di un vigneto. Questo processo è cruciale perché influisce direttamente sulla qualità del vino finale.

Il momento della vendemmia dipende dalla maturazione delle uve, che devono raggiungere un equilibrio ottimale tra zuccheri, acidità e tannini per garantire un prodotto di alta qualità​ (1).

Qual è il periodo della vendemmia?

La vendemmia avviene solitamente tra fine agosto e ottobre nell’emisfero settentrionale, ma il periodo esatto varia in base al tipo di uva e alla regione. Ad esempio, le uve per gli spumanti vengono raccolte per prime, seguite dalle uve bianche, mentre le uve rosse, sono spesso vendemmiate più tardi, a ottobre ​(1) (2).

In Piemonte, una delle regioni vinicole più prestigiose d’Italia, la raccolta dell’uva inizia solitamente a settembre per le varietà precoci e prosegue fino a ottobre per le uve rosse più pregiate, come il Nebbiolo, utilizzato per produrre vini come il Barolo ​(2).

Vendemmia manuale VS vendemmia meccanica

La vendemmia può essere effettuata sia manualmente che meccanicamente.

La vendemmia manuale è più tradizionale e permette una selezione accurata dei grappoli, garantendo che solo i migliori vengano raccolti. Questo metodo è spesso usato per i vini di alta qualità, in quanto riduce i danni ai grappoli e preserva meglio l’integrità delle uve (3).

D’altra parte, la vendemmia meccanica è più efficiente in termini di tempo e manodopera, permettendo di coprire rapidamente grandi aree. Tuttavia, non consente di selezionare con precisione le uve più mature e può danneggiare i grappoli delicati​ (1) (2).

Cos’è la vendemmia tardiva?

La vendemmia tardiva è una tecnica in cui le uve vengono lasciate maturare oltre il periodo tipico di raccolta, portando a un’ulteriore concentrazione di zuccheri. Questa pratica è particolarmente comune nella produzione di vini dolci e liquorosi, come i passiti e alcuni vini dessert.

Durante la sovramaturazione, le uve perdono acqua, il che aumenta la concentrazione di zuccheri, acidi e altre componenti aromatiche, conferendo al vino maggiore complessità.

Un altro effetto benefico della vendemmia tardiva è lo sviluppo della muffa nobile (Botrytis cinerea), un fungo che, in condizioni climatiche favorevoli, agisce sulla buccia degli acini, rendendoli più morbidi e aumentando la dolcezza e l’intensità aromatica del vino ​(4).

La presenza della muffa nobile è tuttavia delicata e richiede condizioni particolari: giornate soleggiate e secche, combinate a notti fresche e umide. Questa muffa non solo riduce ulteriormente il contenuto di acqua negli acini, ma dona al vino caratteristiche uniche come sentori di miele, frutta secca e spezie.

Questo processo non è possibile in tutti i vigneti o ogni anno, poiché dipende strettamente dal clima. I vini ottenuti da uve vendemmiate tardivamente con muffa nobile, come il Sauternes francese o alcuni passiti italiani, sono noti per la loro dolcezza equilibrata e il profilo aromatico complesso​ (4).

8 cose da sapere sulla vendemmia

Scelta del momento giusto

Il momento della vendemmia è determinato dal livello di maturazione delle uve. I viticoltori controllano regolarmente i livelli di zucchero e acidità nelle uve per decidere il momento ideale ​(1) (2).

Vendemmia manuale e meccanica

L’introduzione di nuove tecnologie, come macchinari per la raccolta e sistemi di monitoraggio della maturazione, ha reso la vendemmia più efficiente anche se può danneggiare i grappoli​ . Tuttavia, per i vini di alta qualità, la raccolta manuale rimane insostituibile (1) (2).

Altitudine

L’altitudine è uno dei fattori chiave che influenzano il momento della vendemmia, poiché ha un impatto diretto sulla temperatura e sulla velocità di maturazione delle uve.

In zone più alte, come quelle tipiche di alcune aree del Piemonte, il clima è più fresco, rallentando il processo di maturazione e portando spesso a una vendemmia più tardiva rispetto alle zone a bassa quota ​(3).

Le temperature più fresche nelle aree collinari consentono alle uve di svilupparsi in modo più graduale, mantenendo un migliore equilibrio tra zuccheri e acidità, fattore essenziale per produrre vini di alta qualità. Inoltre, l’esposizione al sole varia con l’altitudine, influenzando il riscaldamento delle viti e il grado di maturazione ​(1).

In Piemonte, dove si trovano numerosi vigneti collinari, le condizioni altimetriche svolgono un ruolo cruciale nella qualità del raccolto. Vigneti situati ad altitudini diverse possono presentare tempi di vendemmia scalati per ottenere grappoli al massimo livello di maturazione​ (1) (3).

Vendemmia notturna

In alcune regioni, la vendemmia viene eseguita di notte per evitare che il calore diurno comprometta la qualità delle uve. Questo metodo è comune in zone calde come l’Australia ​(1).

Vendemmia tardiva e muffa nobile

Le uve vendemmiate tardivamente sviluppano una concentrazione zuccherina più elevata e possono essere soggette alla muffa nobile, che arricchisce il vino di note complesse e aromatiche​ (3) (4).

Raccolta a scalare

La raccolta a scalare, chiamata anche vendemmia in più passaggi, è una tecnica utilizzata principalmente nei vigneti di alta qualità.

In questo approccio, i grappoli vengono raccolti in più fasi per assicurare che ogni acino sia vendemmiato al perfetto livello di maturazione.

Questo metodo richiede una costante monitorizzazione della vigna, in modo da selezionare solo i grappoli che hanno raggiunto la maturazione ottimale in ciascun momento, lasciando quelli ancora acerbi per un raccolto successivo​ (1) (2).

Questo tipo di vendemmia è particolarmente utile in vigneti con variazioni microclimatiche all’interno della stessa parcella, o in regioni dove le condizioni climatiche variano da un giorno all’altro.

La raccolta scalare permette di ottenere una materia prima di qualità superiore, riducendo al minimo la raccolta di uve non mature o sovramature. Inoltre, questa tecnica è spesso adottata per vini di alta gamma, dove è fondamentale che ogni acino contribuisca alla complessità e all’equilibrio del vino finale​ (1) (3).

Cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici hanno influenzato il calendario della vendemmia negli ultimi decenni, con temperature più elevate che anticipano il momento della raccolta​ (2).

I cambiamenti climatici stanno avendo un impatto significativo sul calendario della vendemmia negli ultimi decenni. L’aumento delle temperature medie ha portato a un’anticipazione delle fasi di maturazione delle uve, con molti vigneti che vedono la raccolta iniziare anche con un mese di anticipo rispetto a trent’anni fa​ (2).

Questo cambiamento influenza non solo i tempi della vendemmia, ma anche le caratteristiche dell’uva, con livelli più alti di zuccheri e acidità più bassa, alterando così l’equilibrio aromatico e strutturale dei vini. Le annate più calde possono portare a vini con gradazioni alcoliche più elevate e profili aromatici differenti rispetto al passato​ (1).

Inoltre, l’aumento delle temperature non è l’unico aspetto del cambiamento climatico a influenzare la vendemmia. Eventi meteorologici estremi, come siccità prolungate o piogge intense, possono compromettere sia la quantità che la qualità del raccolto.

I produttori di vino sono sempre più costretti ad adattare le loro tecniche di coltivazione, come l’irrigazione e la gestione della chioma delle viti, per affrontare queste nuove sfide climatiche. Questo ha anche portato molte aziende vinicole a sperimentare con varietà d’uva più resistenti al calore, per far fronte ai cambiamenti​ (1) (4).

Esperienze di vendemmia per il pubblico

Negli ultimi anni, molte cantine italiane hanno iniziato a offrire esperienze di vendemmia aperte al pubblico, permettendo ai visitatori di partecipare attivamente al processo di raccolta.

Queste esperienze, spesso organizzate durante la stagione della vendemmia, danno l’opportunità di vivere in prima persona la vita in vigna, scoprendo non solo il processo di raccolta delle uve, ma anche la storia e le tecniche che stanno dietro la produzione del vino.

In molti casi, l’esperienza include visite guidate alle cantine, degustazioni dei vini prodotti e momenti di convivialità tra i partecipanti e i produttori, arricchendo la conoscenza del vino e creando un legame diretto con il territorio (2) (4).

Conclusioni

La vendemmia rappresenta un momento cruciale per la produzione di vino, dove la qualità delle uve raccolte determinerà il carattere del vino finale.

In Piemonte, così come in altre importanti regioni vinicole, la vendemmia unisce tradizione e innovazione per garantire che ogni grappolo sia raccolto al momento giusto​ (3) (4).

(Potrebbe interessarti: Macchine interfilari: tra le righe verdi dei vigneti)

Fonti bibiografiche

(1) pazobaion.com/en/types-of-grape-harvest/
(2) sommelierwinebox.com/blogs/curiosita-sul-mondo-del-vino/cosa-ce-da-sapere-sulla-vendemmia
(3) pazobaion.com/en/the-art-of-harvesting/
(4) sommelierwinebox.com/blogs/curiosita-sul-mondo-del-vino/cose-la-vendemmia-tardiva-sei-cose-da-sapere
(5) pazobaion.com/en/trellising-vine-training-system/

Fonte immagini: Adobe Stock con licenza