Pubblicati da Ricerca & Sviluppo BFM

Prepotatrice: il mezzo ideale per la potatura autunnale del vigneto

Prepotatrice: il mezzo ideale per la potatura autunnale del vigneto

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prepotatrice

Una gestione sana del vigneto prevede l’applicazione di diversificate operazioni durante il corso dell’anno. La prepotatura meccanizzata, applicata attraverso il mezzo della prepotatrice, è una di queste e comporta molteplici e non indifferenti vantaggi.

Quando e come si svolge? Quali sono le caratteristiche che distinguono una macchina evoluta per la potatura del vigneto? Scoprilo all’interno di questo approfondimento.

La prepotatrice: caratteristiche e vantaggi

La macchina prepotatrice agevola le operazioni di potatura del vigneto riducendo la manodopera manuale, per una semplificazione del lavoro. Il periodo migliore per l’applicazione della prepotatrice è quello della stagione autunnale, dopo che si è conclusa la fase della vendemmia.

L’utilizzo di questo strumento favorisce la crescita e lo sviluppo della parete fogliare affinché sia solida e ben strutturata, assicurando un tempo di lavorazione nettamente più veloce rispetto alla consueta operazione manuale.

I vantaggi di questa macchina non finiscono qui.

Oltre al benessere della pianta, infatti, garantisce un notevole guadagno di tempo: il taglio dei sarmenti si svolge con grande rapidità permettendo di risparmiare tempo prezioso, che può essere impiegato in ulteriori attività. Oltre al tempo, permette un risparmio di energie in quanto elimina la fatica che la potatura manuale comporterebbe all’operatore. Inoltre, grazie alla prepotatrice i sarmenti vengono tagliati in modo preciso, pulito e netto attraverso la conformazione dei dischi di cui è composta, e la movimentazione sicura della macchina.

La prepotatrice BFM

Una delle novità BFM, commissionata su richiesta di un cliente, è proprio la macchina prepotatrice PGV.

La macchina è composta da una struttura robusta ad arco che sovrasta le viti e vi si pone al centro. Su entrambi i lati dei sarmenti si vanno a posizionare i due elementi di taglio, composti ognuno da sei dischi dentati in acciaio.

Quando la macchina è in azione, i dischi si avvicinano chiudendosi attorno ai sarmenti, e si riaprono in prossimità di pali o altri elementi che non richiedono il taglio. La loro movimentazione assicura un taglio preciso e netto, insieme a un avanzamento costante e veloce della macchina.

Cosa distingue questo strumento?

Il modello PGV sfrutta un sistema di movimentazione a pantografo, come quello delle cimatrici BFM (CM-SN e CM-S), ma rivisto e rinforzato per sostenere il peso della testata potatrice.

Il sistema pantografo sincronizzato dispone infatti di 4 movimenti e permette il suo utilizzo sia in spazi ridotti che molto ampi, da 550 mm a 1.550 mm a centro macchina.

Questo sistema permette di:

  • avere una macchina più leggera rispetto alle tradizionali con movimentazioni a scorrimento;
  • avere una maggiore escursione nei movimenti, con movimentazione e rapidità dei movimenti sfruttati;
  • avere una macchina compatta, che garantisce un ingombro minimo quando completamente chiusa.

Risultati riscontrati nell’utilizzo della prepotatrice PGV

La messa in campo della prepotatrice BFM ha dimostrato l’enorme risparmio che consente rispetto alla manodopera manuale.

Entrando nel dettaglio: grazie alla prepotatrice c’è un risparmio sullo stralcio del 50% su impianti con rete antigrandine, e un risparmio del 25% su impianti tradizionali senza rete.

Conclusioni

La potatura del vigneto è una fase delicata e fondamentale al benessere della pianta. Durante la stagione autunnale, è importante tagliare i sarmenti affinché le viti si rinforzino e crescano sane. Uno strumento che permette di svolgere questa operazione in modo ottimale ed efficace è la prepotatrice. Questa macchina taglia in modo veloce e preciso i sarmenti assicurando un lavoro ben fatto e un risparmio di tempo e di fatica per l’operatore.

Sulla base della lunga esperienza nel settore e delle esigenze dei propri clienti, BFM ha messo a punto il modello di prepotatrice PGV: una macchina evoluta e sicura, capace di rendere questa lavorazione più agevole e vantaggiosa.

Vorresti qualche dettaglio in più? Contattaci: il nostro team sarà felice di risponderti.

EIMA 2021: l’esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura

EIMA 2021: l’esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura

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EIMA 2021

Dopo una lunga pausa, riaprono finalmente le porte del mondo fieristico!

Vi aspettiamo all’evento internazionale per l’esposizione di macchina per l’agricoltura e il giardino: EIMA 2021. La nuova edizione speciale si svolgerà dal 19 al 23 ottobre 2021 presso il quartiere fieristico di Bologna, con orario continuato dalle 8:30/19:30.

Edizione speciale proprio perché, a causa dell’emergenza Covid-19, l’evento è stato slittato rispetto alla sua naturale cadenza biennale, trovando ora l’occasione adatta per riaprire le porte.

Il team di BFM sarà ovviamente presente con tutte le macchine di punta: tagliaerba, cimatrici, attrezzature interceppi e molto altro ancora! Ci trovate nel padiglione 31 allo stand B11 della fiera.

EIMA è l’occasione perfetta per tutti gli appassionati e appartenenti al settore di osservare le macchine dal vivo e ricevere risposte puntuali ai possibili dubbi e curiosità, creando un contatto diretto con i produttori stessi delle macchine.

La fiera, infatti, avrà luogo su una superficie di 375.000 mq, con la presenza di circa 1.950 espositori provenienti da 50 paesi diversi del mondo, i quali esporranno una quantità di macchine e attrezzature agricole che supera i 50.000 modelli disponibili.  

I settori merceologici presenti sono 14, e rispondono veramente a qualsiasi necessità del settore agricolo e del giardinaggio. Qui l’elenco completo:

  1. Motori
  2. Macchine per la bonifica e la forestazione
  3. Trattrici, motocoltivatori, motofalciatrici, motoagricole e motozappatrici
  4. Macchine per la lavorazione e preparazione del terreno, la semina e la concimazione
  5. Macchine per la protezione delle piante e delle colture
  6. Macchine per l’irrigazione
  7. Macchine per la raccolta
  8. Macchine per la prima lavorazione e conservazione del prodotto
  9. Macchine per gli allevamenti
  10. Macchine per le industrie agrarie
  11. Macchine per il trasporto del prodotto
  12. Componentistica, accessori e parti di ricambio
  13. Macchine per il giardinaggio, verde pubblico, piccoli attrezzi motorizzati e a mano
  14. Macchine diverse per l’agricoltura, per gli allevamenti e la pulizia delle stalle; macchine e attrezzature per la produzione di energia da fonti rinnovabili in agricoltura

I mezzi BFM, appartenenti principalmente alla 4 e 5 categoria, si presentano come macchine studiate appositamente per la coltivazione di vigneti, uliveti e frutteti. Non solo macchinari automatizzati, ma anche accessori di pulizia, per il taglio dell’erba e attrezzature per le lavorazioni interceppi.

Se vuoi saperne di più, passa a trovarci a EIMA 2021: saremo felici di condividere con te i vantaggi e il funzionamento dei macchinari che possono essere utili alla tua attività! Noi ci saremo, e tu? Contattaci se desideri maggiori informazioni. 

Lavorazione del terreno: crea l’ambiente migliore per le tue piante

Lavorazione del terreno: crea l'ambiente migliore per le tue piante

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lavorazione terreno

Che si tratti di vigneti, frutteti o uliveti è fondamentale mantenere e garantire un ambiente ospitale alla crescita delle piante durante tutto il corso dell’anno. Per fare questo, vengono effettuati interventi periodici al suolo con l’ausilio di macchine: in base al periodo dell’anno, si possono applicare diversi tipi di lavorazione del terreno. Una di queste viene compiuta attraverso l’estirpatore e trova spazio nel periodo sia estivo che invernale, con l’ottenimento di vantaggi diversi.

Approfondiamo di seguito quali sono i benefici di questa lavorazione del terreno, e quali caratteristiche dovrebbe presentare un estirpatore efficacie.

Tutti i vantaggi della lavorazione del terreno con estirpatore

La lavorazione del terreno che prevede l’utilizzo dell’estirpatore, può essere applicata in due momenti differenti dell’anno: in inverno, verso ottobre e novembre, e durante il periodo estivo.

La lavorazione del terreno invernale si applica per permettere un miglior arieggiamento del suolo, e per favorire il drenaggio dell’acqua e dell’umidità più in profondità. Quando effettuata in estate, invece, l’obiettivo principale è quello di rimuovere le malerbe evitando così la loro crescita. Queste, infatti, andrebbero a ostacolare lo sviluppo naturale delle piante, privandole di importanti sostanze nutritive.

In base all’impostazione inserita, l’estirpatore applica una lavorazione più o meno superficiale del suolo svolgendo due funzioni essenziali e necessarie al benessere della vigna, dell’ulivo o del frutteto. Questo strumento è composto da due elementi principali: un rullo spianaterra collegato a delle punte rompiterra, il tutto unito tramite un braccio al trattore.

Come funziona l’estirpatore? Con il procedere del mezzo trainante le punte rompono il primo strato presente in superficie, a seguire il rullo esegue un ulteriore sbriciolamento, spianando le zolle e i residui emersi.

L’estirpatore BFM

Per la lavorazione del terreno BFM ha sviluppato l’estirpatore EV-10: questo modello possiede delle caratteristiche innovative affinché possa venire incontro alle diverse esigenze degli ambiti di utilizzo e dello spazio a disposizione da lavorare.

In base alla necessità, puoi scegliere la punta più adatta

Il passaggio dell’estirpatore può adempiere a diversi tipi di scopi: questo è possibile grazie alla possibilità di disporre di tre tipologie di punte diverse da aggiornare nel mezzo.

A ogni punta corrisponde un tipo di lavorazione, e quindi un risultato del terreno differente:

  1. Punta dritta: ideale soprattutto per il periodo primaverile/estivo per svolgere la rottura del terreno.
  2. Punta larga: perfetta per voltare la terra nel periodo autunnale. Questo tipo di punta può avere una larghezza di estensione più o meno stretta, con due versioni disponibili.
  3. Punta sarchiatrice: sminuzza il terreno in superficie, svolge quindi la funzione di sarchiante.

Scegli la versione del rullo in base alle tue esigenze

L’elemento del rullo, invece, permette di regolare la profondità di lavoro dai 3 ai 30cm in base alla punta che viene utilizzata. La sua funzione principale è quella di rompere le zolle più grandi e di spianare il terreno per garantire un corretto lavoro dell’estirpatore.

BFM offre due versioni rullo: una di larghezza fissa e prestabilita per il cliente; un’altra che presenta il rullo con una doppia gabbia allungabile, e quindi variabile. Questa ultima versione regolabile in larghezza permette di variare le dimensioni del rullo in base alla necessità, affinché il suo lavoro segua quello della macchina.

Lavorazione profonda o superficiale? Regola la molla del braccio di lavoro

Un’ulteriore caratteristica vantaggiosa dell’estirpatore EV-10 risiede nella possibilità di regolare la molla del braccio di lavoro che unisce le punte al telaio. Attraverso la sua regolazione è possibile svolgere la lavorazione con due modalità differenti:

  • Per una lavorazione superficiale basta impostare la molla con minor tensione per permettere una maggiore vibrazione del mezzo sulla superficie del suolo.
  • Per una lavorazione più in profondità bisogna dare maggior carico alla molla in modo che penetri con maggior sicurezza nel terreno.

Tutte queste caratteristiche permettono una personalizzazione dell’estirpatore che diventa uno strumento estremamente utile a ogni singolo utilizzatore, per una lavorazione del terreno applicata su misura.

Conclusione 

Attraverso la lavorazione del terreno è possibile offrire un ambiente ottimale alla crescita della pianta, infondendole maggior aria e acqua, e rimuovendo l’ostacolo delle erbe infestanti. Per svolgere questa funzione vengono in aiuto diversi strumenti, ma per un’operazione più o meno superficiale, a seconda della situazione, l’estirpatore è soluzione migliore. Questa macchina smuove le zolle in superficie e le appiana con la possibilità di regolare la profondità di applicazione, per un grande beneficio delle piante.

Vuoi entrare nel dettaglio della macchina realizzata da BFM, per capire con quali caratteristiche può esserti più utile? Contattaci: troviamo insieme a te la soluzione perfetta.

Cimatrice per vigneti: cosa considerare per un risultato ottimale?

Cimatrice per vigneti: cosa considerare per un risultato ottimale?

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cimatrice per vigneti

I vigneti necessitano di lavorazioni periodiche per risultare robusti e mantenersi in salute: una di queste è proprio la cimatura, un’operazione che prevede il taglio di una parte della vegetazione per conferire maggior respiro alla pianta e una produzione regolare. Questa fase può essere svolta sia nel periodo estivo e sia in quello invernale, ma ciò che fa la differenza è sicuramente la qualità del macchinario che applica la lavorazione e ne determina la riuscita, le tempistiche e il livello di perfezione.

In questo articolo approfondiremo quali caratteristiche considerare per scegliere una cimatrice per vigneti efficace e innovativa.

Cimatura delle viti: una tecnica indispensabile

La cimatura è un’operazione di grande beneficio per la vite, infatti, attraverso la potatura estiva che viene effettuata nei mesi da maggio ad agosto , è possibile rimuovere le parti superflue di verde che rischiano di rubare troppa energia e linfe vitali alla pianta. Attraverso questa rimozione, ad agosto e settembre sarà possibile svolgere una vendemmia fruttuosa e piena.

In che modo, quindi, è possibile svolgere questa operazione? La cimatrice è lo strumento ideale per tagliare i tralci dei vigneti in modo veloce, sicuro e ottimale. Questo macchinario viene montato sulla parte anteriore del trattore che, mentre percorre lateralmente il vigneto, permette alla cimatrice di rimuovere la vegetazione in eccesso attraverso le lame delle barre di taglio di cui è composta.  

In base al tipo di terreno su cui si deve lavorare e al periodo dell’anno in cui viene svolta la potatura (verde nel periodo estivo, a secco in quello invernale) le cimatrici per vigneto possono avere diverse caratteristiche in modo tale da adattarsi alla circostanza specifica di utilizzo.

La gamma di cimatrici BFM: a ogni esigenza, la sua soluzione

Proprio sulla base delle diverse esigenze, BFM ha sviluppato un’ampia gamma di macchinari per la potatura e cimatura.

Per la potatura a verde in piantagioni a filari le soluzione migliori sono la cimatrice CM-S e la CM-SN  adatte al taglio in spazi sia molto ridotti e sia più spaziosi. Le stesse barre di taglio vengono utilizzate dalla CM-SD, con la presenza di una nuova movimentazione che permette di svolgere egregiamente il taglio all’interno di filari in entrambi i lati.

La cimatrice CM-SF è adatta a entrambe le potature stagionali, per un diametro massimo di 18mm e con 4 movimenti disponibili dal sistema pantografo. Terreno pianeggiante? Con il modello bilaterale CM-SD non si può sbagliare: è in grado di operare su due livelli di interfilare su pendenze variabili, rendendo al meglio in presenza di suolo regolare.

Un modello, in particolare, si presta perfettamente alla potatura estiva grazie ai diversi elementi che la compongono: la cimatrice sincronizzata CM-SN.

Cimatrice CM-SN: per una pulizia precisa anche del verde più giovane

Un problema che sorge spesso durante il taglio della vegetazione più verde è il deposito di linfa che si accumula nelle lame e ne limita le capacità di recisione. Ciò non accade con la macchina BFM modello CM-SN in quanto dotata di lame speciali in acciaio inox e lucidate a specchio. Grazie a queste caratteristiche la linfa tende a scivolare dalla lama dopo il taglio, evitando di imbrattarla e garantendo un taglio sempre e comunque netto, dall’inizio alla fine dell’operazione sulle viti.

Altre peculiarità vantaggiose di questa macchina sono:

  • La barra di taglio possiede delle cinghie regolabili che limitano lo slittamento quando si è in presenza di una vegetazione più fitta e legnosa.
  • I motori idraulici per la rotazione delle lame garantiscono una maggiore affidabilità della macchina.
  • Può essere regolata con più configurazioni: comando a leve con un distributore idraulico, oppure comando joystick con un distributore elettroidraulico necessario per trattori cabinati.

Conclusione

Sono diversi i fattori da considerare per scegliere la cimatrice per vigneti più adatta alla propria realtà. Non solo è bene valutare la pendenza del suolo e lo spazio tra i filari, ma anche la quantità di vegetazione presente e il periodo in cui la si vuole applicare. BFM offre una soluzione di qualità per ogni circostanza: per la potatura del verde estivo, in particolare, la cimatrice CM-SN possiede caratteristiche vincenti che semplificano e velocizzano l’operazione di taglio per il benessere sia di chi la utilizza e sia della pianta.

Desideri maggiori informazioni per capire quale macchina faccia al caso tuo? Non esitare a contattarci: il nostro team sarà felice di aiutarti.

Lama sarchiatrice: la soluzione più efficiente per la lavorazione estiva

Lama sarchiatrice: la soluzione più efficiente per la lavorazione estiva

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Durante il periodo estivo, una lavorazione fondamentale che favorisce il benessere dei vigneti è la movimentazione del terreno attraverso la lama sarchiatrice.

Questa lama, infatti, permette di lavorare superficialmente il terreno asciutto e l’erba, in modo tale che questa non attecchisca e conferendo maggiore respiro alla vigna. Approfondiamo di seguito il funzionamento e i vantaggi di questo macchinario, insieme alle caratteristiche del modello studiato da BFM.

Quando e come utilizzare la lama sarchiatrice

Insieme alla potatura estiva, l’utilizzo della lama sarchiatrice permette una lavorazione indispensabile al benessere dei vigneti nei mesi più caldi. Il periodo migliore per utilizzare la lama sarchiatrice, infatti, è indubbiamente l’estate: le temperature alte e il sole persistente permettono di asciugare al massimo il terreno, affinché la lavorazione abbia maggior successo. Attraverso l’applicazione della lama sarchiatrice è possibile effettuare un taglio della radice dell’erba e del terreno presente in superficie alla base del vigneto, estremamente secco date le temperature.

Se si dovesse applicare tale lavorazione anticipatamente, durante i mesi primaverili, il rischio di piogge sarebbe estremamente alto e il terreno impregnato non consentirebbe di raggiungere i vantaggi di tale lavorazione. Con il terreno umido, infatti, la radice delle malerbe attecchisce, mentre ciò non accade quando il calore penetra il terreno: il consiglio è di procedere con la lama dal mese di giugno.

Il coltello presente nella lama lavora i primi 3-4 cm di profondità e apporta principalmente due benefici:

  1. Rimuovendo lo strato superiore di terra e di erbacce, si offre respiro alla pianta che viene così arieggiata per una crescita robusta e in totale benessere.
  2. La lama permette di dividere la radice dell’erba dal terreno, separandoli: in questo modo il calore asciuga l’erba infestante che si secca senza intaccare la salute della pianta. Il risultato è un diserbo meccanico impeccabile.

Rispetto ad altre lavorazioni, la lama sarchiatrice permette di procedere molto più velocemente: mentre la fresa deve sminuzzare il terreno e il tagliaerba apporta una lavorazione meccanica sopra l’erba, la lama dispone unicamente di un coltello che applica un’operazione di taglio del cotico erboso, diminuendo notevolmente il suo tempo di impiego.

Tutte le caratteristiche della lama sarchiatrice BFM

Per rispondere all’esigenza di un diserbo meccanico efficiente, BFM ha studiato in ogni particolare la lama sarchiatrice interceppi automatica AB9.

Le forme ridotte di questa macchina estremamente veloce (5-6km/h) le permettono di lavorare in spazi molto ristretti, fino a 40cm tra pianta e pianta, con un’inclinazione che va a 30 gradi +/-; in questo modo è possibile lavorare in dislivelli tra filari e interfilari senza alcuna difficoltà. La lama è collegata tramite una trasmissione PTO (power take-off): l’albero cardanico collega il trattore all’attrezzo, fornendogli l’energia necessaria al funzionamento direttamente dal motore del trattore.

Il lavoro dell’operatore è facilitato: ha infatti a disposizione due leve di distanza a comando da utilizzare. Una prima leva è dedicata alla gestione dell’inclinazione dalla lama nel terreno; la seconda leva consente di svolgere il richiamo di emergenza a fine filare, in modo tale che la macchina si chiuda.

Gli accessori applicabili sono molteplici: dalla lama aratro, il vomere fisso anteriore, il corpo braccio disco tagliaerba e interceppi, al corpo braccio fresatrice interfilare e la centralina con i comandi elettrici indipendenti. È possibile scegliere tra quattro diverse opzioni di telaio in base alle proprie esigenze, con una modifica nei valori di: larghezza, peso, potenza e apertura dal centro trattore.

Conclusione

La lama sarchiatrice è un attrezzo indispensabile per chi desidera valorizzare e proteggere il proprio vigneto. Essa, infatti, viene impiegata nei mesi estivi per applicare un diserbo meccanico: la lama permette di lavorare lo strato superficiale del terreno, sradicando le erbe infestanti e conferendo maggiore respiro alla pianta.

È importante svolgere questa lavorazione durante i mesi più caldi proprio per evitare il rischio delle piogge che conferiscono umidità al terreno: in questo caso, le malerbe troverebbero costantemente un terreno fertile da cui trarre vigore. Per scegliere il migliore modello di lama, bisogna considerare non solo la capacità di inclinazione e la velocità di avanzamento, ma anche tutti gli accessori applicabili.

BFM studia e sviluppa le migliori soluzioni per i propri clienti: se hai qualche esigenza, parlane pure con noi. Saremo felici di aiutarti: non esitare a contattaci!

Tagliaerba interfilare per vigneto: i vantaggi e le migliori soluzioni

Tagliaerba interfilare per vigneto: i vantaggi e le migliori soluzioni

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La salute del vigneto si mantiene attraverso l’applicazione di molteplici lavorazioni durante il corso dell’anno, che permettono una crescita costante e fertile della pianta per un prodotto finale di qualità.

Il taglio dell’erba presente nei vigneti e frutteti è un tipo di operazione fondamentale per diversi motivi volti al benessere e alla qualità delle piante, come a esempio la pratica dell’inerbimento. Questa si applica tramite l’utilizzo di tagliaerba interfilare per vigneto: approfondiamo di seguito il suo funzionamento ed entriamo nel dettaglio di tutti i suoi vantaggi.

Perché applicare il taglio dell’erba nei vigneti?

Uno dei principali motivi per cui è indispensabile procedere con lo sfalcio della vegetazione sottostante ai vigneti, è che si evita le erosioni del suolo: soprattutto in presenza di piogge e di pendenze collinari, il terreno tende a scendere dai filari mettendo in pericolo la stabilità della pianta. Grazie al taglio dell’erba è invece possibile rafforzare la vegetazione tra i filari e quindi la salute e solidità del terreno presente, garantendo una stabilità maggiore alle radici delle viti.

L’inerbimento, ovvero lo sviluppo di un manto erboso controllato e periodicamente tagliato, aiuta inoltre a limitare la crescita di piante infestanti, favorendo lo sviluppo di una copertura erbosa fertile e ricca di essenze nutritive per le radici. Non solo aumenta l’apparato radicale e si favorisce l’esplorazione del terreno per un assorbimento di tutti i sali minerali tipici del territorio, ma si stimola la resistenza del vigneto di fronte a possibili malattie.

L’inerbimento di tipo spontaneo, che prevede la crescita incontrollata dell’erba senza alcun tipo di intervento, rischia di mettere in pericolo la salute della pianta attraverso la competizione vitale della vegetazione che potrebbe sottrarre sostanze a lei indispensabili. Proprio per questo motivo il tagliaerba permette di controllare e regolare la crescita dell’erba per garantire una costante presenza di sostanze organiche che infondono respiro e vigore alle viti. È importante regolare l’altezza di taglio perché non sia troppo aderente al suolo e non vada a incidere sulla fertilità del terreno.

I diversi approcci di taglio

Lo sfalcio è quindi una fase cruciale per il giusto inerbimento del terreno e va effettuata quando l’erba è matura, in modo tale da formare il giusto manto erboso in grado di assorbire maggiormente gli elementi nutritivi utili alla terra. Il momento migliore è solitamente dopo la fioritura, nel periodo primaverile: l’erba tagliata non solo nutre il terreno, ma protegge le radici dal calore delle temperature alte in arrivo con l’estate.

L’inerbimento può essere applicato in diversi modi, a seconda delle lavorazioni del terreno che si vogliono attuare:

  • Inerbimento interfilare e lavorazione sottofila, per lasciare maggior vegetazione tra le viti, applicando un diserbo maggiore nel terreno che percorre i filari.
  • Sfalcio completo della vite, applicato principalmente per evitare competizione radicale tra vite e il resto della vegetazione.
  • Inerbimento a sovescio alterno, che applica la lavorazione un filare sì e uno no sulle parti di terreno non inerbite.

Le migliori soluzioni BFM per il taglio dell’erba

Se si desidera applicare un tipo di taglio completo, il rasaerba posteriore RF-130/40 è la soluzione ideale: permette infatti di lavorare in un solo passaggio fila e interfila permettendo un risparmio di tempo notevole grazie al combinato interceppo con trincino a filo di cui è disposto.

Si presta perfettamente per le lavorazioni in terreni collinari data la sua struttura stabile fissata su ruote anteriori e posteriori. La sua larghezza di lavoro è di 130 cm + 70 cm di interfila e possiede una copertura di lavoro in filari fino a 3mt.

Il macchinario perfetto per il taglio erba interfilare è il tagliaerba interceppi automatico DB12. Questo macchinario è disposto di un sistema automatico a doppi comandi posizionati sul trattore: mentre il disco tagliaerba lavora con un diametro di 90cm attraverso i fili, il suo disco livellante spazzola il terreno per una pulizia completa. Anche questo modello è perfetto per tutti i tipi di terreno, anche in presenza di pendenze.

conclusioni

Il taglio dell’erba in presenza di vigneti viene applicato non solo per una questione di pulizia e ordine, ma per rafforzare la salute e la fertilità della pianta. Attraverso il tagliaerba, infatti, è possibile applicare la tecnica dell’inerbimento, che consiste nello sviluppo di un manto d’erba ricco di sostanze organiche che infonde vitalità alla pianta e la protegge da malattie, evitando anche un surriscaldamento delle sue radici. I macchinari BFM permettono di utilizzare tagliaerba interfilare per vigneto innovativi e veloce, che risparmiamo tempo prezioso garantendo risultati d’eccellenza.

Desideri avere maggiori dettagli sulla frese interfilari e sulla lavorazione della fresatura? Non esitare a contattarci: saremo felici di rispondere a ogni tua curiosità.

Fresatura interfilare: tutto ciò che devi sapere

Fresatura interfilare: tutto ciò che devi sapere

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La fresatura interfilare è una lavorazione fondamentale per il benessere delle coltivazioni viticole e frutticole. Essa consiste nella movimentazione superficiale del terreno presente tra i filari e viene solitamente svolta nel periodo primaverile e autunnale. Utilizzare macchine efficienti per questo tipo di operazione permette non solo di ottenere dei risultati di qualità, ma anche di risparmiare tempo prezioso che può essere impiegato in ulteriori attività. Che caratteristiche base devono avere le macchine che svolgono questa lavorazione per essere considerate ottimali? Vediamo di approfondirlo in questo articolo.

Le frese interfilari

La fresatura viene messa in pratica attraverso le frese interfilari che, agganciate e trainate dal trattore tramite l’attacco a tre punti, permettono di sminuzzare e rimescolare il terreno grazie a lame e zappe meccanizzate poste all’interno degli alberi.

Quali funzioni assolve la fresatura? In primavera permette di rimuovere le piante infestanti e le malerbe a favore della salute delle viti, svolgendo quindi la funzione di diserbo meccanico; in autunno invece si utilizza principalmente per preparare il terreno interno dell’interfila in modo tale che l’umidità penetri e dreni nel terreno sino ad arrivare alla radice della pianta.

Le caratteristiche fondamentali delle frese interfilari

Perché la fresatura sia svolta al meglio facilitando il lavoro dell’operatore, è fondamentale che la macchina possieda alcune caratteristiche basilari. È proprio ciò che garantiscono le frese interfilari BFM, che con le loro caratteristiche mantengono le funzioni basilari indispensabili per dei risultati ottimali.

Le proprietà essenziali sono:

  1. L’angolo di lavoro impostato garantisce il totale rispetto della pianta: sia in entrata che in uscita, la fresa non va mai a gravare sulla vite o sull’albero oggetto di lavorazione. Rispetta quindi la pianta, permettendo di avvicinarsi il più possibile al ceppo per un lavoro minuzioso.
  2. Sono frese a rotazione meccanica. In questo modo si ha una macchina affidabile, dalla grande resistenza e quindi duratura nel tempo. Necessita di poca se non nulla manutenzione, facilmente applicabile quando necessaria.
  3. Possiedono un impianto idraulico autonomo, affidabile indipendentemente dal tipo di trattore su cui vengono utilizzate.
  4. Dal trattorino piccolo di 20-25 cavalli a quello più potente di 80 cavalli, le frese BFM sono applicabili per risultati ottimali. La datazione del trattore, che sia recente o passata, non influisce sulla resa finale.

Dal 1964 BFM realizza macchine con queste caratteristiche fondamentali, senza mai smettere di sviluppare soluzioni più innovative. Le frese interfilare BFM sono oggi evolute, perfezionate e collaudate.

I modelli di fresa innovativi BFM

Approfondiamo due dei modelli più evoluti di fresa interfilare BFM e le loro funzionalità.

La fresa automatica interceppi B1 procede tramite tastatore automatico ed è perfetta per rispondere alle esigenze della piccola e media azienda, indicativamente di 10 ettari. Svolge un lavoro preciso e costante in piantagioni a filari con una distanza minima tra i ceppi di 40 cm. La fresa B1 è indicata particolarmente per i terreni collinari: grazie alla testa capace di ruotare fino a 30° dall’asse, lavora facilmente e con efficienza anche su terreni in pendenza.

Ecco due video in cui puoi vederla in azione:

Durante la lavorazione all’interno di un vigneto

Durante la lavorazione di un noccioleto

La fresa automatica interceppi B3, invece, possiede l’enorme vantaggio di essere dotata di una trasmissione più grande. Questo le permette di essere meno soggetta a usura, per un tempo di utilizzo maggiore, e si dimostra ideale per le aziende da 20 o più ettari. Sia per questo modello e sia per la fresa B1 è possibile scegliere tra diverse dimensioni di testata per rispondere a molteplici esigenze ed ambienti di lavoro, attraverso una larghezza, a scelta, della testata utilizzata di 45cm, 60cm o 75cm.

Conclusioni

La lavorazione della fresatura permette di movimentare il terreno in presenza di interfilari, rimuovendo tutte le erbe infestanti per un maggior respiro e salute della piantagione. A svolgere questa funzione sono le frese interfilare, perfette da utilizzare in vigneti, frutteti e in presenza di terreni collinari. Per svolgere un lavoro ottimale devono possedere alcune funzioni indispensabili: un angolo di lavoro che rispetti il benessere della pianta, l’affidabilità della rotazione meccanica e di un impianto idraulico autonomo, la versatilità di applicazione su molteplici trattori. Queste sono tutte caratteristiche garantite dalle frese interfilari BFM: macchine evolute ed efficienti, in grado di lavorare su terreni in pendenza e studiate per molteplici tipologie di esigenze.

Desideri avere maggiori dettagli sulla frese interfilari e sulla lavorazione della fresatura? Non esitare a contattarci: saremo felici di rispondere a ogni tua curiosità.

Potatura estiva: quando e come applicarla per il beneficio dei tuoi vigneti

Potatura estiva: quando e come applicarla per il beneficio dei tuoi vigneti

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La potatura è una lavorazione fondamentale per il benessere delle piante. Nei vigneti, in particolare, viene applicata non solo per dare una forma precisa alla pianta, ma soprattutto per conferirle una maggior robustezza e quindi resistenza alle avversità. Serve inoltre a regolare la produzione e la qualità della vite, evitando eccessi vegetativi che ne tolgono energia.

La potatura della vite si applica in diversi momenti dell’anno, in particolare nel periodo estivo si mette in atto la fase di cimatura: approfondiamo di seguito i benefici di questa lavorazione e i macchinari migliori con cui svolgerla alla perfezione.

La potatura verde nel periodo estivo

Mentre nel periodo invernale la potatura consiste nella rimozione di una parte secca e legnosa della pianta, la potatura estiva prevede la rimozione di una parte verde e rigogliosa. Entrambe le potature, comunque, vengono applicate per lo stesso fine: rinforzare la vite e alleggerirla da tutte quelle parti che non favoriscono la sua produzione.

La fase di cimatura delle viti

La cimatura consiste nella rimozione del materiale che intralcia del punto di vista produttivo la crescita della pianta: vengono quindi eliminati gli apici dei germogli e le foglie recenti cresciute oltre gli ultimi fili. Quando i germogli accrescono esageratamente, limitano infatti il passaggio di persone e mezzi rendendo difficile qualsiasi attività: grazie alla cimatura si contiene la pianta lasciando spazio, solitamente, a 8-10 foglie sopra l’ultimo grappolo del tralcio.

Questa operazione viene solitamente svolta nel periodo tra maggio e giugno, quando si sta concludendo la fase di fioritura dei vigneti.

In base al tipo di vigneto che si possiede, e possibile applicare la cimatura in modo monolaterale o bilaterale. Cosa considerare?

Suolo in pendenza e filari sconnessi? Macchine monolaterali per la cimatura

Se si è in presenza di vigneti su suolo in pendenza o con filari sconnessi, sarà vantaggiosa e più semplice da regolare una macchina monolaterale. BFM propone due modelli di questa tipologia, in versione doppia: CM-SN e CM-SF. Grazie a questi macchinari è possibile lavorare un ettaro ogni mezza giornata.

La cimatrice sincronizzata CM-SN permette la potatura anche dei germogli più giovani e diminuisce il deposito del verde grazie alla sua lucidatura a specchio. È una macchina estremamente versatile, perfetta sia per spazi ridotti e sia molto ampi grazie al suo sistema pantografo sincronizzato a 4 movimenti. È possibile regolare la velocità dei coltelli e, quando chiusa, offre uno spazio d’ingombro minimo.

La cimatrice sincronizzata CM-SF possiede, invece, una barra falciante che si dimostra ideale per la potatura sia verde e sia a secco. Possiede diversi accessori con cui arricchirla, rendendola completa per qualsiasi esigenza: ad esempio, il distributore elettroidraulico con comandi a joystick, o la centralina idraulica indipendente.

Suolo regolare e pianeggiante? Macchine bilaterali per la cimatura

I modelli bilaterali di cimatrice, invece, lavorano contemporaneamente su entrambi i lati e permettono un notevole risparmio di tempo e una comodità maggiore per l’operatore. Sono macchinari che rendono al meglio in pianura, in presenza di un suolo regolare.

CM-SD e CM-SDT sono i due modelli bilaterali BFM: grazie al loro utilizzo i tempi di lavoro sono ottimizzati, lavorando due ettari ogni mezza giornata. Entrambe le macchine soddisfano totalmente le esigenze di potatura in piantagioni a filari molto ampi, fino a 3220mm e i bracci telescopici possono raggiungere un’altezza di 500mm.

Il primo modello, la cimatrice sincronizzata doppia CM-SD, possiede un sistema compensativo in grado di mantenere le barre di taglio verticali sempre parallele all’asse del trattore. La cimatrice sincronizzata doppia semplice CM-SDT, invece, permette di lavorare su due livelli di interfilare anche con pendenze differenti, con altezza variabile tra lato sinistro e destro, e offrendo all’operatore una visuale migliore di lavoro.

Conclusioni

Le fasi di potatura dei vigneti si svolge in diversi periodi dell’anno: nei mesi estivi viene applicata la cimatura, la lavorazione che permette di sfoltire le viti dal verde eccessivo migliorandone la produttività. In base al tipo di terreno su cui poggiano le viti, si può valutare il tipo di macchinario da utilizzare: una macchina monolaterale per i suoli in pendenza e sconnessi; una macchina bilaterale per suoli pianeggianti e regolari. BFM studia e realizza da anni le soluzioni migliori di cimatrici per soddisfare tutte le necessità dei suoi clienti.

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